LA CANTINA'
La cantina, nata sin dall’inizio per la produzione dei classici lambruschi di Castelvetro, è stata dotata, nel tempo, delle più moderne attrezzature enologiche che consentono di produrre senza uso di prodotti di sintesi, nel rispetto della materia prima e della salute dei consumatori. La produzione enologica è suddivisa in 2 linee: Classica e Premium.
L’IMPOSTAZIONE PRODUTTIVA
Sin dall’inizio ogni generazione ha sempre perpetuato la tradizione aziendale, vinificando solamente uve di proprietà elaborando vini frizzanti e spumanti, sia con il metodo Martinotti, che con l’antico e tradizionale metodo ancestrale della rifermentazione in bottiglia. La nostra filosofia si basa innanzitutto sul rispetto delle biodiversità e della salute dei terreni, motivo per cui si è scelto di praticare un’agricoltura estremamente rispettosa dell’ambiente. Non da meno, al fine di offrire vini sani e genuini, abbiamo deciso di eliminare o, ove non fosse possibile, limitare ben oltre i massimi consentiti dai canoni della conduzione Biologica Certificata, l’uso dei solfiti.
LA CANTINA
Dopo la vendemmia le uve vengono immediatamente trasportate alla vicina cantina, per essere prontamente trasformate in vino: quelle a bacca bianca, una volta pressate sofficemente, sono subito avviate alla fermentazione alcolica, mentre le uve destinate alla produzione del rosato sono sottoposte a una macerazione pellicolare a freddo per alcune ore; il mosto fiore viene quindi sfecciato e avviato alla fermentazione; le uve a bacca rossa, come il Lambrusco Grasparossa e il Cabernet Sauvignon, una volta diraspate, e senza uso di solfiti, vengono trasferite nei vinificatori nei quali inizierà la fermentazione alcolica ad opera di lieviti selezionati; il pigiato è quindi sottoposto a più rimontaggi o délestage fino alla sua svinatura, quando il mosto fiore verrà sgrondato per continuare poi la sua fermentazione, mentre le vinacce saranno sottoposte ad ulteriore pressatura soffice per l’estrazione del colore.
Le attrezzature tecniche comprendono autoclavi e fermentini in acciaio inox a controllo termico, oltre ad alcune barriques di rovere francese, una pressa soffice e filtri.
LA LAVORAZIONE
Dopo le varie operazioni d’illimpidimento, al termine della fermentazione, segue un periodo di maturazione in cui si svolge in modo naturale la fermentazione malolattica, e i vini acquisiscono una struttura più complessa. Giunti alla primavera successiva, il vino base viene addizionato soltanto da mosto dolce, per avviare la rifermentazione nelle autoclavi, al fine di ottenere le amate bollicine. Quest’ultima operazione richiede una ulteriore sosta sulle fecce fini per almeno 60 giorni, durante i quali il perlage si armonizza e diventa più fine e delicato. Per lavorazioni più accurate, a volte, possono essere aggiunte piccole porzioni di vini di riserva e/o di mosto d’uva rettificato biologico, al fine di raggiungere un migliore equilibrio. Dopo un’ultima filtrazione, l’imbottigliamento, eseguito sempre e solo nella nostra cantina, conclude le operazioni.
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Dopo le varie operazioni d’illimpidimento, al termine della fermentazione, segue un periodo di maturazione in cui si svolge in modo naturale la fermentazione malolattica, e i vini acquisiscono una struttura più complessa.