CHI SIAMO
Da oltre 70 anni la famiglia Spaggiari conduce l’azienda Le Casette, con annesso agriturismo e cucina tradizionale, che ha come principale prerogativa la produzione di Lambrusco di Castelvetro proveniente da vigneti collinari di proprietà esclusiva.
Le prime tracce della proprietà e della viticoltura di queste terre si hanno all’inizio del 1800, quando la proprietà apparteneva alla famiglia del Colonnello Cavedoni che conduceva due fondi confinanti, chiamati all’epoca Cà de’ Pudini di sopra e Cà de’ Pudini di sotto, con annesso un terreno denominato Busa. Nel 1879 i poderi vennero venduti, in unico corpo, alla famiglia Balugani che nel 1909 li suddivise in due parti distinte, una delle quali, nel 1934, Cà de Pudini di sotto, verrà poi ulteriormente divisa in 6 parcelle e, di queste ultime, una venne acquistata dalla famiglia Spaggiari.
Nel 1945 Vittorio Spaggiari risulta essere unico proprietario del fondo ora nominato “Casetta”, ereditandolo dalla sorella Anastasia; sull’atto notarile esiste anche la descrizione del tipo di terreno: parte superiore “terreno siliceo fortemente argilloso con sottosuolo poco profondo che risente delle siccità estive; seconda parte terreno argilloso humifero tendente allo sciolto, sottosuolo profondo della stessa natura con buona fertilità.
Nel 1960 Spaggiari Ubaldo e i suoi fratelli, figli di Vittorio, ereditano il podere, per un totale di 4.715, ettari, che viene denominato Cà Podini- Colombaretta, con indirizzo in Via Ghiarone 63/2- Castelvetro; Letizia, inoltre, acquista un bar Trattoria in Via Marconi Castelvetro la cui licenza verrà poi utilizzata sino ai giorni nostri per l’attività di agriturismo. Nel 1962 Spaggiari Ubaldo risulta essere l’unico proprietario del fondo, che ora annovera oltre alla casa padronale, una stalla, ma cambia nome in “Colombaretta”, stessa superficie, ma con accesso in Via Ghiarone 63.
Nel 1965 Ubaldo Spaggiari fa costruire un nuovo edificio per il ricovero degli attrezzi, attualmente ristrutturato per ospitare l’Antica Acetaia avviata da Vittorio già negli anni ’50.
Nel 1971 la figlia di Ubaldo, Antonietta, moglie di Filiberto Poggi eredita il fondo; il podere all’epoca annoverava 5,8627 Ha, con corpo unico e indirizzo in Via Ghiarone 63 -Castelvetro. Si cambia di nuovo nome che risulta essere, finalmente, l’attuale Le Casette.
I vigneti dell’epoca erano costituiti principalmente da Lambrusco Grasparossa, con alcuni filari di Trebbiano – Riesling Italico – Cabernet sauvignon e Malvasia di Candia, ed è di questo periodo la decisione di iniziare a produrre vino sfuso e in bottiglia (prima si conferivano le uve a produttori diversi).
Nel 1993 la figlia di Antonietta e Filiberto Poggi, Lara, sposa Moreno Serri. Nel 2002 l’azienda acquisice un nuovo terreno parzialmente vitato, di poco più di 2 Ha, in località Cà de Bortolini.
Nel 2009 Lara Poggi riceve in dono dalla madre l’intera azienda, e immediatamente dopo c’è un altro acquisto: l’appezzamento contiguo a quello comprato nel 2002, di Ha 1,70, con vigneti di Grasparossa, Malbo Gentile, Trebbiano e Ancelotta;
In totale ora l’Azienda possiede circa 9,60 Ha dei quali circa 8,00 Ha a vigneto specializzato.
Nel 2014 viene fatto un ulteriore acquisto: 5 Ha di terreno, a Solignano Vecchio, tre dei quali coltivati a frutteto (ciliegi) e gli altri a seminativo e bosco.
Nel 2017 ecco che si compone l’ultimo tassello di quella che è oggi la proprietà complessiva dell’Azienda Agricola Vitivinicola Le Casette: a Gallerana è acquistato circa 1 Ha di terreno la metà del quale è impiantato a vigneto di Lambrusco Grasparossa, portando la superficie totale dell’Azienda Le Casette a oltre 15,50 Ha, dei quali 8,50 totalmente vitati.
Già da quest’ultima data, tutta la proprietà è coltivata con metodo “Biologico” certificato, nel rispetto dell’ambiente, bandendo rigorosamente l’uso di qualsiasi sostanza di sintesi.
Oggi la produzione vitivinicola è seguita da Kevin Serri, figlio di Moreno, diplomato in Agronomia e successivamente laureato in Enologia all’Università degli Studi di Bologna.
I vigneti sono composti da due lotti distinti, che presentano anche due diversi tipi di esposizione: a est, con notevoli pendenze, son composti dal 35% di argilla e calcare, mentre più giù la tendenza è al medio impasto, con ghiaia e limo. I vigneti del secondo lotto sono variamente esposti a sud o a nord-est, in un terreno alto-pianeggiante (180 mt/slm) di composizione argillo-limosa con sabbie e ghiaia. In tutti e due i lotti la densità di piante è di 3.500 ceppi/Ha. sistemanti parte a Guyot e parte a Spalliera con rese medie in uva di 80 q.li/Ha e di 55/60 in vino. Raccolta delle uve a mano in piccole cassette da 25 kg.
La potenzialità produttiva attuale è di 40.000 bottiglie annue con vini di esclusiva produzione aziendale.
L’azienda sviluppa un potenziale produttivo che potrebbe arrivare a 60.000 bottiglie annue.
La cantina completamente ristrutturata e ammodernata negli ultimi anni si avvale delle più moderne tecnologie produttive: Autoclavi e fermentini in Acciaio inox a temperatura controllata, sistema di imbottigliamento isobarico, piccola barricaia con carati in legno di Rovere francese, moderni macchinari per la pigiatura soffice, la cernita dei migliori acini e i trattamenti di filtrazione e pulizia meccanica del vino.
In Azienda esistono una moderna sala di degustazione, uno spaccio aziendale nel quale si possono trovare in vendita diretta, oltre ai vini e all’aceto balsamico, vari altri prodotti provenienti dall’agricoltura aziendale e dai territori limitrofi.
L’azienda Le Casette è a conduzione familiare, in cui si fondono tradizione e atavico savoir-faire che, negli anni, è stato tramandato di generazione in generazione. La storia dell’azienda risale al 1879, quando il Colonnello Armando Cavedoni entrò in possesso del podere Casetta-Colombaretta. Dopo vari passaggi di proprietà, nel 1951, avviene l’acquisizione del podere da parte di Ubaldo Spaggiari, capostipite della famiglia, che da allora sviluppa la passione per la produzione del Lambrusco Grasparossa e di altri vini del territorio. L’azienda è poi passata ai vari eredi sino ai giorni nostri, dove Lara e il marito Moreno perpetuano l’antica tradizione coadiuvati dalla figlia Carlotta e dal figlio Kevin, enologo, al quale è affidata la conduzione della produzione.